L'aria di San Valentino si fa sentire: cuori ovunque, vetrine addobbate di rosso e cioccolatini che invadono gli scaffali. Una festa che, tra sacro e profano, affonda le sue radici in antichi rituali pagani per poi assumere la connotazione di festa degli innamorati.
Ma qual è il vero significato di questa ricorrenza? E se ci concentrassimo su un amore ancora più importante: l'amore per noi stessi? Dai Lupercali a San Valentino: un tuffo nella storia Le origini di San Valentino si intrecciano con la festa romana dei Lupercali, un antico rituale pagano dedicato al dio Lupercus, protettore dei pastori e della fertilità. Anche questo, come tanti rituali pagani, fu cristianizzato: Papa Gelasio I, nel 496 d.C. lo sostituì con una giornata dedicata all'amore cristiano, associandola alla figura di San Valentino, vescovo e martire. L'amore romantico e il mito di San Valentino La leggenda narra che San Valentino fu il primo a celebrare l'unione tra un legionario romano e una donna cristiana, sfidando le leggi dell'imperatore Claudio II. Un gesto di coraggio e amore che gli costò la vita. L'amore verso sé stessi: una priorità da coltivare Se da ragazzina sognavo fiori e cioccolatini come simbolo di amore, crescendo ho imparato ad amare me stessa prima di tutto. Non solo il 14 febbraio, ma ogni giorno dell'anno. Ed è questo l’invito per ognuna di noi. Amare il proprio corpo, con le sue imperfezioni e la sua bellezza unica. Amare il proprio viso, specchio della nostra anima. Amare le nostre passioni, senza timore di giudizi. Amare incondizionatamente l'essenza di ciò che siamo. Perché l'amore più importante è quello che nasce dentro di noi. E per te cosa significa San Valentino?
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Luglio 2024
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